L'aria non può parlare - Incontro con Gaetano Manna
2017dom10dic17:00dom22:00L'aria non può parlare - Incontro con Gaetano Manna

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“L’aria non può parlare” è il primo romanzo di Gaetano Manna, Nichelinese di origini siciliane. Psicologo clinico, lavora per la Regione Piemonte e si occupa soprattutto delle patologie della dipendenza.
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“L’aria non può parlare” è il primo romanzo di Gaetano Manna, Nichelinese di origini siciliane. Psicologo clinico, lavora per la Regione Piemonte e si occupa soprattutto delle patologie della dipendenza. Felicemente sposato con Consiglia, ha due splendidi figli, Eleonora e Andrea.
Domenica 10 dicembre, presso l’ARTeficIO – Showroom & Art Factory, si parlerà proprio della sua opera letteraria, in un’intervista affidata a Andrea “Frisk” Lazzero, che incontrerà l’autore, con la lettura di alcuni brani estratti dal romanzo e improvvisazioni teatrali, a cura di Olivia Buttafarro di Aurea, hub culturale nel cuore di Torino.
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Ecco il programma della serata:
>> apertura alle 17.00,arrivo e saluti;
>> dalle 17.45 spazio alla presentazione di “L’aria non può parlare” e all’intervista a Gaetano Manna. Seguiranno letture, proiezioni di contributi video e dibattito con il pubblico, che potrà anche provare dal vivo l’esperienza del “tranquillizzatore” una sedia particolare utilizzata negli ospedali psichiatrici giudiziari. [Una seduta particolare su cui gli ospiti, legati, venivano lasciati a “meditare” per tempi infiniti, e, talvolta, quasi dimenticati].
>>dalle 20 apericena per tutti coloro che vorranno fermarsi con noi e l’autore > € 10,00, buffet + 1.° drink
>>alle ore 21.30, tributo a Oreste Fernando Nannetti
Letture sceniche a cura di Olivia Buttafarro e Luca Giacomini,
tratte dallo spettacolo lNOF4 di Andrea Lazzero.
INGRESSO RISERVATO AI SOCI AICS.
Possibilità di tesserarsi presso il circolo al costo di € 5,00.
l’ARTeficIO – Showroom & Art Factory
via Bligny, 18/L
www.larteficioshowroom.com
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Due parole sul libro:
L’aria non può parlare – Gaetano Manna (Edizioni EEE)
Roberto, dopo la morte di sua madre Angela, si scontra con un’inquietante verità emersa dai contenuti di una lettera lasciatagli dalla stessa madre: l’esistenza di un fantomatico zio di nome Antonio, fratello maggiore di Angela, rinchiuso da lungo tempo dentro un manicomio criminale. Attraverso il racconto di Antonio scorre in filigrana la storia della Sicilia del primo Novecento, con le conseguenze del devastante terremoto di Messina del 1908, la vita difficile e misera del popolo e l’opulenza delle classi più abbienti, l’educazione dei ragazzi nei collegi destinati ai ricchi, lo squadrismo e la presa di potere del fascismo, la vita senza dignità all’interno dell’Ucciardone prima, e poi di un manicomio criminale. La ferma decisione di conoscere il passato dell’anziano zio scatenerà una sequenza impressionante di straordinarie vicissitudini che si ripercuoteranno nelle vite di Roberto, della sua famiglia e dello stesso Antonio, con esiti imprevedibili e inimmaginabili.