TERÙN | Mostra Fotografica a cura del Movimento Sem Terra
2019ven20set(set 20)18:30dom29(set 29)21:30TERÙN | Mostra Fotografica a cura del Movimento Sem Terra

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“Térun” è una mostra fotografica, realizzata da Tomas Cajueiro, con produzione di Matteo Ferraresi, che dà voce agli abitanti dell’occupazione “Marielle Vive”, organizzata dal Movimento Sem Terra nella città di
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“Térun” è una mostra fotografica, realizzata da Tomas Cajueiro, con produzione di Matteo Ferraresi, che dà voce agli abitanti dell’occupazione “Marielle Vive”, organizzata dal Movimento Sem Terra nella città di Valinhos (San Paolo, Brasile). La mostra registra immagini uniche dei primissimi mesi di occupazione, tra Aprile e Maggio 2018. Le foto ci mostrano i pionieri, arrivati in una situazione politica ancora instabile per lottare per un pezzo di terra e costruire i propri sogni. Ci fanno vedere la nascita, i primi passi e le speranze di uno spazio oggi occupato da più di 1.000 famiglie. La mostra prosegue con la preparazione dei festeggiamenti per il primo anno di occupazione e documentano lo sviluppo della comunità dopo 365 giorni di occupazione.
In un Brasile dove la riforma agraria non è mai stata conclusa, la lotta per il diritto alla terra fa parte della storia di molte famiglie. “Marielle Vive” porta questa storia in una città tranquilla e ricca come Valinhos, dove negli ultimi decenni la speculazione edilizia è stata la colona portante del modello di sviluppo economico. Ad aprile 2018 un gruppo di coraggiosi agricoltori del Movimento Sem Terra occupa una proprietà agricola da molti anni improduttiva. In pochissimi giorni l’occupazione si stabilisce e prende nome di “Marille Vive”, in omaggio al consigliere comunale di Rio de Janeiro vigliaccamente assassinato pochi mesi prima in circostanze ancora poco chiare. ‘Marielle Vive’ occupa inizialmente solo lo spazio fisico, ma con il passare del tempo acquista forza e occupa anche l’immaginario collettivo della popolazione di Valinhos. Da una parte ci sono pochi che comprano terre per speculare e sono in gran parte responsabili di un modello di sviluppo fallimentare, dall’altra c’è tanta gente che sogna una casa e una terra da coltivare.
La ricetta è esplosiva e genera un enorme dibattito nella piccola città che si trova ad affrontare per la prima volta una situazione finora vista soltanto nei telegiornali. Per settimane, “Marielle Vive” è il principale argomento di discussione. Ovunque si innescano accesi dibattiti, facendo emergere diverse opinioni: fra le immancabili fake news, gli abitanti di Valinhos si schierano. Tutti sembrano avere un’opinione su un argomento del quale, sostanzialmente, hanno soltanto sentito parlare. Nel far west della rete, da un momento all’altro, tutti sembrano essere esperti di riforma agraria e di movimento per la lotta alla terra. Se ne sentivano di tutti i colori. O quasi. Gli occupanti, che dovrebbero essere fra i principali protagonisti del dibattito, erano semplicemente ignorati. Si dibatteva delle loro vita senza dar loro voce.
Terùn: la città di Valinhos
Valinhos è una città di circa 100.000 abitanti situata a sud-ovest del Brasile, a circa 82km da San Paolo. Storicamente ha avuto un economia basata sull’agricoltura. La città oggi è sede di importanti industrie, di un forte settore terziario ed è afflitta da grande speculazione edilizia. Un mix che l’ha resa tra le cinquecento città più ricche del Brasile.
La storia di Valinhos è profondamente legata all’immigrazione italiana del tardo ‘800 e del primo ‘900, quando, in un’Italia ancora in fase di formazione, in migliaia scelsero di partire per sfuggire a una vita piena di difficoltà. Valinhos, all’inizio del secolo XX era ancora una regione agricola pronta a riceve in massa parte di questi immigrati. Gli italiani arrivano poco dopo l’abolizione della schiavitù, in una regione ancora inospitale dominata da piantagioni di caffè. I nuovi immigrati erano, di fatto, mano d’opera sostitutiva degli schiavi appena liberati. Furono gli immigrati italiani a costruire, con molto impegno e duro lavoro, la storia della prospera città. Valinhos non ha soltanto ricevuto agricoltori, ma anche e soprattutto uomini e donne che si portavano dietro la loro cultura, originaria di una terra lontana, che avrebbe cambiato per sempre la faccia della regione. La maggior parte di loro veniva del Veneto. Da qui il forte legame ancora oggi indissolubile con il nord-ovest italiano.
Nel corso del ventesimo secolo l’agglomerato urbano è cresciuto notevolmente e ha dato luogo a un importante polo industriale, generando un’espansione che continua fino a oggi. Ancora una volta la città diventa meta di persone che, come gli italiani di una volta, vengono attratte da questo luogo con la speranza di una nuova vita.
Per una parte di queste nuovi cittadini la Valinhos del secolo XXI sembra ancora meno accogliente da quella che 150 anni prima ha ricevuto gli Italiani. Como un colpo del destino, la gente che si trova oggi in una situazione molto prossima a quella degli immigrati italiani sono rifiutati nella città. Tra questi nuovi cittadini di Valinhos, quelli più rifiutati sono i circa cinque mila accampati dell’occupazione ‘Marielle Vive’.
In maniera paradossale, si tratta dei figli e dei nipoti degli immigrati di una volta che adesso giudicano e criticano i nuovi arrivati riproponendo termini con cui, a loro tempo, vennero giudicati i loro antenati. Parlassero veneto, gli abitanti di Valinhos di oggi, molto probabilmente, si riferirebbero a quegli accampati etichettandoli come: “Térun”
>>> QUANDO <<< da venerdì 20 a domenica 29 settembre 2019. Orari specificati nelle info dell’evento. >>> DOVE <<< a L’arteficio – Showroom & Art Factory in Via Bligny, 18/L, a Torino. >>> COME FUNZIONA L’EVENTO <<< Ingresso libero per la fruizione della mostra. >>> CHI PUO’ PARTECIPARE <<< Semplicissimo: chiunque. >>> QUANTO COSTA <<<
Ingresso GRATUITO. Eventuali consumazioni (food&beverage) a prezzo di listino.
L’ingresso è consentito ai tesserati ARCI. Arci Torino
INFO e PRENOTAZIONI:
direttamente in posta alla pagina L’arteficio – Showroom & Art Factory, oppure ai numeri 011.536.09.71 (telefonate) e
339.61.70.644 (SOLO Whatsapp)