“Disco Ruin” di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto
2021mar12ott21:30mar23:30“Disco Ruin” di Lisa Bosi e Francesca Zerbetto

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DISCO RUIN Regia: Lisa Bosi, Francesca Zerbetto Italia, 2020, 115’ Genere: documentario Distribuzione: Wanted Cinema Festival: Festa del Cinema di Roma Un viaggio visionario, l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai
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DISCO RUIN
Regia: Lisa Bosi, Francesca Zerbetto Italia, 2020, 115’
Genere: documentario Distribuzione: Wanted Cinema Festival: Festa del Cinema di Roma
Un viaggio visionario, l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai protagonisti di questa storia, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno.
Quattro generazioni che vogliono essere ʻmesse in listaʼ per entrare in questi luoghi di aggregazione e di perdizione, dove non conta che cosa fai di giorno, ma solo chi interpreti durante la notte. Quarant’anni in cui la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda. Questa è la storia del Piper, dell’Altromondo, della Baia degli Angeli, del Cosmic, dell’Histeria, del Plastic, del Kinki, dell’Ethos, del Diabolik’a, del Cocoricò, dell’Insomnia, del Tenax…
Note di regia
“Disco Ruin nasce dalla fascinazione evocata dalle rovine di centinaia di discoteche abbandonate in tutta Italia. Le “cattedrali del divertimento” sono state i più potenti luoghi di aggregazione per diverse generazioni. Hanno spostato migliaia di persone di tutte le classi sociali su e giù per l’Italia. Questa storia parte dagli albori, dalle balere, dai night degli anni ’60, dalle prime discoteche degli anni ’70, per poi focalizzarsi sugli anni ’80 e i ’90. Nessun altro luogo riesce meglio a concentrare più arti insieme: le discoteche calamitavano e lanciavano tutte le nuove tendenze. Le testimonianze di chi l’ha vissuta, di chi ci ha suonato, di chi ne è stato il protagonista. Storie che raccontano le trasformazioni della nostra società nelle sue ore di svago ed eccessi, in ambienti in cui le classi sociali si mescolano. Momenti in cui la libertà di esprimere il corpo, la sessualità, l’individualità e la creatività sono leciti, quasi necessari. Luoghi magici e di perdizione, di alienazione, in cui attraverso liturgie di gruppo celebravano riti collettivi quasi tribali risvegliando istinti primordiali: la danza, la musica, l’incontro tra i sessi. Il film racconta un’Italia che non esiste più e che in molti non si sono accorti che sia mai esistita”.
L’accesso al Circolo è riservato ai Soci ARCI. La tessera ARCI 2020/2021 è valida fino al 31/12/2021. L’adesione può avvenire direttamente presso il Circolo l’ARTeficIO o compilando la preadesione a questo link.
Qui maggiori informazioni sul tesseramento 2021/2022 presso il Centro Culturale l’ARTeficIO.
La nostra cura per la tua sicurezza
Orario
(Martedì) 21:30 - 23:30
Luogo
l’ARTeficIO – Showroom & ART Factory
Organizzatore
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Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.
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